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FACEBOOK : il pesce che cresce ingabbiato dalla rete.
Dopo la lettura di questo articolo sto prendendo in seria considerazione la possibilità di eliminare il mio nome da facebook. Essere utlizzato come cavia o soggetto sul quale fare sondaggi e inchieste commerciali, non rappresenta al meglio le potenzialità di uno strumento che consente una orizzontalità della comunicazione. La mia idea di utilizzo della rete è legata ad una suggestione di democrazia o postdemocrazia, nel senso che internet non è una cura per la democrazia, come direbbe Formenti, tuttavia se i rapporti interni alla rete non sono democratici e ripropongono in maniera complessa le articolazioni della relazione di potere esterni, credo possa essere utile chiamarsi fuori da un giochetto come Facebbok. Se è vero che la rete non è ( ancora?) un cybersoviet, sempre citando Formenti, e vero anche che se si profila all’orizzonte una cybercella bisogna prenderne le distanze.
Gianluca
Da Il disinformatico – attivissimo.blogspot.com
Facebook a corto di soldi, vende i dati degli utenti
Il coretto dei “te l’avevo detto” parte fra trenta secondi: se volete unirvi, ecco i dettagli della storia. Il Telegraph ha annunciato che Facebook intende sfruttare i dati personali dei suoi iscritti, ormai arrivati a quota 150 milioni, per creare uno dei più grandi sistemi del mondo per le ricerche di mercato. Facebook, nonostante la propria popolarità, fa infatti fatica a guadagnare dalla pubblicità che ospita attualmente. Leggi il resto di questa voce